domenica 6 agosto 2017

Che cos’è la resilienza? A cosa serve?


Molte volte l’uomo è in grado di affrontare le calamità della vita ed invece di arrendersi e subire le conseguenze negative riesce a superare gli ostacoli, mantenendo inoltre un livello di benessere adeguato e funzionale alla situazione.
Quello che permette a queste persone di procedere positivamente nella vita è la RESILIENZA; ossia un insieme di fattori che permettono all’individuo di vivere meglio e svilupparsi positivamente, anche in presenza di stressor o circostanze negative.
Il termine resilienza, deriva dal latino “resalio” e letteralmente significa “saltare” o “rimbalzare”; la resilienza indica quel processo che consente all’organismo di far fronte alle avversità della vita, uscendone più forte e pieno di nuove risorse.
I primi studi sulla resilienza provengono dalla Psicologia dell’età evolutiva ed hanno come oggetto d’indagine alcuni bambini nati in contesti sociali svantaggiati e/o cresciuti in situazioni familiari particolarmente negative. Tali studi, conosciuti con il nome di “bambini Invulnerabili” hanno evidenziato il fatto che molti di questi bambini, in presenza di situazioni avverse, hanno avuto uno sviluppo normale invece del prevedibile sviluppo fuori dalla norma.
Lo scopo della ricerca era quello di individuare le caratteristiche che permettevano a questi bambini di avere uno sviluppo simile ai coetanei che non vivevano situazioni di disagip.
Grazie alla resilienza questi bambini riuscivano a ridurre l’impatto del rischio interrompendo le avversità negative ed andando ad aumentare l’auto efficacia personale.
La resilienza pertanto va a potenziare le risorse che il soggetto possiede.
Gli studi sui bambini invulnerabili hanno sottolineato alcune caratteristiche comuni a tutti i bambini oggetto di studio:
  • tutti questi bambini si sono dimostrati a proprio agio nelle situazioni difficili, andando ad aiutare gli altri bambini in difficoltà;
  • tutti questi bambini si sono dimostrati in grado di indurre e adoperare l’aiuto degli adulti;
  • tutti i bambini di fronte alle situazioni problematiche hanno avuto un atteggiamento positivo e attivante;
  • tutti questi bambini sono generalmente capaci di badare a se stessi, inoltre riescono nelle attività che intraprendono.
bolle di RESILIENZA
Lo studio ha inoltre evidenziato alcune condizioni senza le quali l’invulnerabilità di questi bambini non sarebbe stata possibile. Tra le condizioni più salienti c’è sicuramente il fatto che questi bambini hanno un buon rapporto con almeno un adulto (non necessariamente un familiare) a cui si affidano nei momenti difficili; inoltre gli stimoli negativi che investono questi bambini non devono superare una certa soglia, per numero e intensità, degli eventi stressogeni.
La resilienza pertanto ha la funzione di alleviare l'impatto degli stressors negativi, ma anche quello di facilitare la riparazione del danno causato dal trauma. Parlando della resilienza molti soggetti si sentono quasi “immunizzati” dalle esperienze negative della vita, e grazie ad essa riescono ad avere un funzionamento normale.
Naturalmente ogni individuo è diverso dagli altri, pertanto reagisce in maniera diversa di fronte ai rischi risultando più o meno vulnerabili agli stressor. Per meglio capire questa differenza individuale Manciaux propone la metafora della “bambola spezzatache spiega come persone esposte ai medesimi rischi reagiscono in modi differente. La probabilità e il modo in cui una bambola si rompa perché lasciata cadere a terra dipenderà: dalla natura del suolo, se la bambola cade sul cemento o sulla sabbia; dalla forza con cui è gettata, se la bambola cade per negligenza o viene lanciata (aggressione); dal materiale di cui è composta (vetro, porcellana, stoffa, acciaio).

Dott. Emilio PALOZZI - Psicologo


> Appunti di psicologia del lavoro (stress, benessere, clima, salute e sicurezza sul lavoro) - UNGARO Ugo, PIRRO Barbara, – Edizioni Kappa, 2013;
> Nuovo dizionario di psicologia – Doron, Parot, Del Meglio – Borla Editore; 
> Prevenzione e salute mentale - Manuale di psicologia preventiva – Mario Becciu, AnnaMaria Colasanti - Franco Angeli; 
> Psicologia della Salute - Bertini - Raffaello Cortina Editore;

1 commento:

  1. bibliografia:
    > Appunti di psicologia del lavoro (stress, benessere, clima, salute e sicurezza sul lavoro) - UNGARO Ugo, PIRRO Barbara, – Edizioni Kappa, 2013;
    > Nuovo dizionario di psicologia – Doron, Parot, Del Meglio – Borla Editore;
    > Prevenzione e salute mentale - Manuale di psicologia preventiva – Mario Becciu, AnnaMaria Colasanti - Franco Angeli;
    > Psicologia della Salute - Bertini - Raffaello Cortina Editore;

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