Quante volte non riusciamo a ricordare un termine durante un discorso; oppure il nome di un oggetto, anche se abbiamo la sua immagine ben presente nella nostra mente. Per non parlare del nome di una persona o di un luogo.
Altre
volte invece riusciamo a ricordare tutto senza nessun tipo di
sforzo............... anzi sembra che le parole si formino da sole.
Tutto
questo fa pensare che nella nostra testa ci sia un "archivio"
dove vengono raccolte le informazioni, ed il soggetto in base a molte
varianti, tra cui il momento della giornata o le emozioni che prova,
sia più o meno facilitato nel recuperarle.
.........Tutto
questo è la nostra memoria.
La
memoria e una
funzione molto importane
perché ci permette di "registrare" ed in seguito di
"recuperare" tutto quello che apprendiamo nel corso della
nostra vita.
Come
funziona la memoria?
La
nostra memoria è
sempre attiva, sempre all'opera, ma grazie a dei particolari
"processi" non registra tutto
quello che ci succede, altrimenti il nostro
cervello sarebbe contimuanente bombardato dalle informazioni
provenienti dall'esterno. Tra
questi processi l'attenzione
fa una vera e propria selezione delle informazioni che verranno
memorizzate. Inoltre nella fase di
memorizzazione altri
processi fanno si che alcune parti del messaggio registraro venga
perso.
Anche
quando l'informazione viene memorizzata questa
subisce inevitabilmente
un processo di trasformazione continuo che prima
o poi porta la traccia ad
essere dimenticata. Se una rappresentazione mnemica,
ben memorizzata, non viene utilizzata per un periodo di tempo (che
varia da soggetto a soggetto) tende ad atrofizzarsi, impoverendosi di
particolari (decadimento) fino a che il suo ricordo diventa talmente
labile da non poter essere piu utilizzato.
Per
funzionare bene la memoria ha bisogno di alcuni processi basici:
-
Il processo di acquisizione e codifica che serve a selezionare ed elaborare l'informazione in modo da poter essere registrata dal nostro cervello;
-
I processi di ritenzione ed immagazzinamento che "fissano" nel tempo le informazioni memorizzate;
-
I processi di recupero che richiamano le cose memorizzate.
La
memoria subisce dei cambiamenti nel corso della nostra vita!
Il
funzionamento della memoria cambia in base all’età anagrafica del
soggetto a tal punto che possiamo affermare che la nostra memoria
cresce con noi………...
Nel
primo
anno di vita c'è la memoria
motoria;
con questa memoria la capacità di memorizzare è abbastanza limitata
ed è solo legata all'attività motoria del bambino; inoltre tale
memorizzazione è legata al solo presente immediato, non si ha la
capacità di separare gli episodi avvenuti nel presente con quelli
avvenuti nel passato.
Nel
secondo e terzo anno di vita del bambino c'è la memoria
iconica;
in
questa fase la
traccia mnemica è costituita da immagini mentali (Icona dal greco
immagine); in questo periodo compare la capacità di trattenere a
mente le cose e fare collegamenti.
A
partire dal 4-5 anno di vita del bambino c'è
la
memoria
semantica
o
linguistica.
Semantica dal greco segnalare, cioè significa che la memoria è
formata da un concetto di tipo verbale. A partire da questa fase la
memoria ed il pensiero assumo sempre più l'aspetto del linguaggio
pensato.
Ma
allora perchè ci dimentichiamo solo alcume cose mentre altre le
ricordiamo molto bene?
Per
rispondere a questa domanda dobbiamo dire che la memoria può essere
divisa seguendo un orientamento
spazio-temporale.
I
contenuti della memoria possono essere divisi
in
base alla
profondità della registrazione o al
tempo e allo spazio.
La
capacità di acquisire e trasmettere il segnale corrisponde alla
memoria
sensoriale. Senza questo tipo di memoria il
materiale da memorizzare non potrebbe essere acquisito e poi
registrato. Questa memoria è disattivata sotto anestesia e coma (per
questo non ricordiamo nulla in queste circostanze).
Tramite
un meccanismo automatico dalla memoria sensoriale si passa alla
memoria
a breve termine. Questa
memoria ha una capacità limitata di capienza e
durata. A questo livello il segnale raccolto rimane registrato senza
particolare sforzo ma in modo labile ed aleatorio. La durata di
questo periodo di registrazione non supera i 15-30 secondi; se non
avviene una ripetizione del segnale raccolto, questo viene
cancellato.
Il
risultato della registrazione “sposta” il segnale dalla memoria a
breve termine alla memoria
a lungo termine e memoria
permanente. Il meccanismo più usato affinché la
registrazione avvenga è la ripetizione mentale. In alcuni casi
questo passaggio avviene in modo accidentale, questo si verifica
soprattutto quando lo stimolo ha un'alta intensità (tipo evento
drammatico). Questa memoria non ha limiti di spazio o di durata, ma
esistono dei meccanismi mentali che portano al decadimento
dell'informazione nel tempo.
La
memoria di tutti gli avvenimenti è chiamata memoria
episodica
(o
autobiografica);
i fatti vengono ricordati in base al tempo o al luogo: ricordo
di essere stato in questo posto… .
Questa
memoria agisce dividendo gli elementi presenti in tre categorie: in
periodi della nostra vita
(anni
o decenni, per es. il periodo della scuola); in
eventi di carattere generale,
per es. la settimana di natale ho......); in eventi
singoli
(fatti
specifici).
La
conoscenza generale dei
fatti
concreti è la memoria
semantica
(detta
anche memoria cognitiva);
questa
memoria non è legata a nessun tempo o luogo. Es.
Roma
è
la capitale dell'Italia.
La
memoria di come si fanno le cose e di come si usano gli oggetti è la
memoria
procedurale,
detta memoria non dichiarativa. Questo tipo di memoria opera
automaticamente.
Per
questo si hanno varie sintomatologie, tipo si perde la capacità di
ricordare un avvenimento, il significato delle parole o la capacità
di eseguire movimenti, in base al tipo di memoria danneggiata.
Dott.
Emilio PALOZZI - Psicologo
La psicologia scientifica. Nuovo trattato di psicologia generale – Renzo Canestrari, Antonio Godino
Nuovo
dizionario di psicologia – Doron, Parot, Del Meglio – Borla
Editore;
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