venerdì 6 ottobre 2017

DORMIRE E SOGNARE


Dormire è un meccanismo generalizzato presente in tutto il mondo animale; vale a dire che tutti gli animali si addormentano. A parte qualche specie animale che va in letargo per lunghi periodi, tutti gli altri animali presentano un'alternanza sonno-veglia che varia a seconda della specie.
L’uomo non è da meno e passa gran parte del suo tempo a dormire (in media un terzo della sua vita).
Il dormire, questo particolare stato di coscienza, è stato studiato negli anni 50, usando la tecnologia dell'elettroencefalogramma. Durante questi studi sono stati individuati diversi e ben riconoscibili fasi del funzionamento cerebrale che si susseguivano durante le fasi dell’addormentamento.
Ogni persona per addormentarsi profondamente passa attraverso le seguenti fasi:
  • una veglia tranquilla e rilassata, dove si registrano le onde alfa (fase di sonno 0 – veglia);
  • una fase di addormentamento dove inizia un sonno leggero, si registrano onde di diversa frequenza (fase di sonno 1 – dormiveglia o fase ipnagogica);
  • una fase di sonno, dove si registrano onde miste (fase di sonno 2 – sonno medio);
  • una fase di sonno più profondo, dove si registrano onde più ampie e numerose (fase di sonno 3 – sonno sincronizzato);
  • una fase di sonno ancora più profondo della recedente, dove si registrano onde lente ed irregolari chiamate onde delta (fase di sonno 4 – sonno profondo).
Il soggetto nel corso di queste fasi ha un atteggiamento sempre più immobile e tranquillo; questo ci suggerisce che la persona si sta addormentando profondamente e che risulta sempre più difficile svegliarla.
Dopo qualche minuto trascorso in questa fase si verificano però dei cambiamenti:
  • si arriva ad unai fase di sonno chiamata PARADOSSO o sonno R.E.M. In questa fase di sonno si registrano onde molto simili a quelle della fase 1 ed il soggetto non sembra più profondamente addormentato, ma si muove incessantemente con piccole scosse; la faccia non è più distesa ma diventa mobile ed espressiva.
La maggior parte delle persone risvegliate dal sonno R.E.M. hanno dichiarato che stavano sognando. Quindi verosimilmente il soggetto che si muove e si agita (durante questa fase) segue il susseguirsi delle immagini del sogno.
MA PERCHÉ SI SOGNA?
Iniziamo con il dire che quando il soggetto si addormenta dei meccanismi interni (formazione reticolare ascendente) bloccano tutti i messaggi sensoriali diretti al cervello. In mancanza di segnali provenienti dall'esterno, il cervello che rimane attivo, inizia ad elaborare stimoli di segnali rimasti in memoria o ricordi.
Secondo FREUD la funzione del sogno è quella di liberare l'inconscio dai suoi contenuti, ed è solo attraverso il sonno che questa liberazione avviene perché la vigilanza dell’Io è meno forte.
Un'altra teoria spiega che il sonno serve a ridurre l'attività dell'organismo e quindi il consumo di energia nei periodi in cui l'attività sarebbe “meno” vantaggiosa. Per questo motivo si dorme con il buio ed il freddo della notte; ed alcuni animali vanno in letargo per tutto l'inverno.
Un esperimento di molti anni fa ha avuto come oggetto la privazione del sogno, e quindi del sonno, ad un soggetto. Dopo pochi giorni senza dormire compariva nel soggetto una grande spossatezza, con enormi difficoltà di concentrazione. Se si superavano i quattro/cinque giorni il pensiero del soggetto si faceva sempre meno lucido e cominciavano ad emergere dei meccanismi di tipo patologico. Se si sarebbe proseguito nell’esperimento (ossia tenere sveglio il soggetto senza sonno R.E.M.) si sarebbe arrivati ad una compromissione fisica essenziale ed al collasso cardiocircolatorio.
Quindi il sogno ed il sonno, difendono la nostra salute mentale e la capacità di un valido confronto con il mondo esterno……………………….. Detto semplicemente il sogno serve a non far svegliare il soggetto che dorme, garantendogli quelle ore di riposo di cui la specie a cui appartiene ha bisogno.

                                                                                          Dott. Emilio Palozzi – psicologo


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