venerdì 11 agosto 2017

STRESS LAVORO-CORRELATO


Quante volte abbiamo sentito parlare di stress lavoro-correlato ……… ma sappiamo veramente di cosa si tratta?
Lo stress da lavoro, o come definito nell’Accordo Quadro Europeo, stress lavoro-correlato, è un insieme di reazioni fisiologiche, cognitive, emotive e comportamentali, che il lavoratore mette in campo dopo aver percepito aspetti avversi e nocivi provenienti dall’ambiente di lavoro.
Per completare questa definizione si deve tener conto degli aspetti soggettivi di ogni persona, pertanto quando si parla di stress lavoro-correlato si deve anche pensare che ogni lavoratore reagisce agli stimoli a cui viene esposto in maniera personale e sicuramente diversa dai suoi colleghi di lavoro.
Possiamo quindi dire che lo stress lavorativo deriva dall’interazione tra: i fattori inerenti l’organizzazione del lavoro (tipo di lavoro, ambiente lavorativo, carichi di lavoro, orari di lavoro, ruolo che si svolge all’interno dell’ufficio, responsabilità, sicurezza del lavoro, relazioni interpersonali e gerarchiche), le caratteristiche psico-fisiche del lavoratore (personalità del lavoratore, attitudini della persona, competenze, motivazioni, comportamenti, salute, etc.) e le caratteristiche socio-demografiche del lavoratore (condizioni economiche del lavoratore, relazioni personali, situazione familiare, integrazione sociale, etc.).
Quando questa particolare interazione, tra questi fattori, risulta squilibrata, si genera una condizione di “strain” (sforzo) dove il lavoratore “non ce la fa più” a svolgere al meglio il proprio lavoro.
Questa situazione porta conseguenze negative sul lavoratore che diventa più esposto all’insorgenza di patologie di varia natura; ma porta anche delle conseguenze negative all’azienda o ufficio in cui il dipendete lavora, perché il lavoro non viene eseguito al meglio, o in certi casi non viene eseguito proprio.
Gli studi sull'argomento stress lavoro-correlato hanno posto l’attenzione soprattutto sui fattori oggettivi e sui fattori soggettivi.
I fattori oggettivi sono aspetti caratteristici dell’organizzazione lavorativa o del posto di lavoro; sono definiti “oggettivi” perché sono percepibili da tutte le persone che “occupano” l’ambiente lavorativo, naturalmente ogni lavoratore percepisce tali fattori in maniera differente che varia a seconda delle caratteristiche personali dell’individuo. I fattori oggettivi possono essere divisi in quattro sotto-categorie:
  1. Le richieste dell’organizzazione; inteso come i compiti a cui il lavoratore è chiamato a corrispondere all’interno dell’ufficio;
  2. Il controllo o sorveglianza; ossia la possibilità di non poter scegliere o gestire il carico di lavoro, i turni lavorativi e i ritmi di lavoro, oltre al non poter ridurre la monotonia e la ripetitività del lavoro;
  3. La ricompensa; intesa come la forma di riconoscimento, gratificazione economica e altro, derivante dalle proprie prestazioni lavorative;
  4. Il supporto; ossia l’insieme delle risorse (soprattutto umane e relazionali) messe a disposizione dall’organizzazione lavorativa di cui il lavoratore può disporre nei momenti problematici.
I fattori soggettivi devono essere ricercati in ogni lavoratore, in quanto sono le personali modalità di ogni persona che mette in atto per affrontare le situazione lavorativa.
Molti di questi fattori (oggettivi e soggettivi) possono essere studiati analizzando i parametri fisiologici dell’individuo che risultano alterati in presenza di stress (per esempio: escrezione di catecolammine, cortisolo, frequenza cardiaca, pressione arteriosa, livelli di vigilanza, sonno, ecc). Inoltre un attento esame della morbilità e del relativo assenteismo possono essere un valido aiuto nello studio dello stress.
Ma come si distingue lo stress lavoro correlato dallo stress extra lavorativo?
Tutti gli uomini nel corso della loro vita vanno incontro allo stress, ma come facciamo allora a distinguere lo stress provocato dal lavoro dallo stress proveniente dalla sfera privata o extra lavorativa dell'individuo?
I sintomi che ci indicano la presenza di problemi stressanti correlati al lavoro possono essere di vario tipo.
I Sintomi di tipo Organizzativi possono essere riassunti dai comportamenti tipici che il lavoratore assume, di punto in bianco, nella sua vita lavorativa verosimilmente per eludere il lavoro o il compito assegnato. Alcuni di questi comportamenti possono essere: l’aumento dell’assenteismo lavorativo, il turn over lavorativo, la conflittualità con i superiori e le difficoltà relazionali, la bassa qualità delle prestazioni lavorative, l’aumento degli infortuni e/o delle malattie professionali, il frequente cambio di mansione, i vari problemi disciplinari, etc.
I sintomi di tipo Comportamentali sono tutti quei comportamenti che il lavoratore assume prima di svolgere (o nello svolgimento) dei compiti assegnati. Alcuni di questi comportamenti possono essere: la crescente indecisione e insicurezza durante il lavoro; la grande irrequietezza sul lavoro, l’impulsività crescente, la diffidenza (nei soggetti già diffidenti l’aumento della stessa), la ridotta capacità di giudizio, l’aumento degli errori durante l’attività lavorativa, la voglia di isolarsi, la crescente difficoltà nei rapporti interpersonali, l’assunzione di alcool o sostanze calmanti/stimolanti, i disturbi del comportamento alimentare, etc.
I Sintomi Psicologici sono riassumibili in alcune “difficoltà” o “stati mentli” che il lavoratore avverte durante lo svolgimento del compito lavorativo. Alcuni di questi sintomi possono essere: la ridotta concentrazione e attenzione durante il lavoro, la memoria meno reattiva, l’aumento del nervosismo e irritabilità durante il lavoro, il costante stato ansioso e apprensivo, le crisi d’identità, autocommiserazione, crisi di pianto, tendenza a fantasticare, pessimismo e cattivo umore, etc.
I sintomi Fisici/Psicosomatici sono dei veri e propri disturbi vissuti dal lavoratore. Alcuni di questi disturbi possono essere: disturbi dell’alimentazione, disturbi gastroenterici, disturbi cardiocircolatori, disturbi respiratori, disturbi urogenitali (alterazioni mestruali, incontinenza), disturbi sessuali, disturbi locomotori (dolori lombari, reumatismo psicogeno), disturbi dermatologici, disturbi del sonno, etc.
Gli effetti dello stress lavoro correlato sui lavoratori possono essere di diversa entità, il danno dipende dal livello e dalla durata dello stress a cui la persona viene sottoposta.
Dott. Emilio PALOZZI - Psicologo

Bibliografia/sitografia
> Appunti di psicologia del lavoro (stress, benessere, clima, salute e sicurezza sul lavoro) - UNGARO Ugo, PIRRO Barbara, – Edizioni Kappa, 2013;
> Nuovo dizionario di psicologia – Doron, Parot, Del Meglio – Borla Editore; 
> Lo stress nei luoghi di lavoro, profili psicologici, giuridici e metodologie di valutazione - CORRADINI Isabella, LAMBERTUCCI Pietro, – Edizioni Themis, quarta edizione 2015;

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